Il termine “bassa tensione” su un trasformatore si riferisce al livello di tensione sul lato secondario del trasformatore, dove la tensione viene ridotta rispetto alla tensione più alta sul lato primario.
I trasformatori a bassa tensione sono comunemente utilizzati nei sistemi di distribuzione elettrica per fornire energia a carichi residenziali, commerciali e industriali.
La portata di un trasformatore a bassa tensione generalmente comprende livelli di tensione inferiori a una determinata soglia, che può variare a seconda dell’applicazione specifica e degli standard regionali.
In generale, i trasformatori a bassa tensione possono funzionare a livelli di tensione compresi tra pochi volt e diverse centinaia di volt sul lato secondario.
La designazione “bassa tensione” nel contesto dei trasformatori si riferisce a livelli di tensione inferiori alle tensioni di linea standard tipicamente presenti nei sistemi di distribuzione elettrica.
Sebbene la definizione esatta di bassa tensione possa variare a seconda dell’applicazione specifica e delle normative regionali, generalmente si riferisce a livelli di tensione inferiori a 1000 volt.
Nella terminologia elettrica, “bassa tensione” si riferisce generalmente a livelli di tensione inferiori a 1000 volt. Tuttavia, la soglia esatta per definire la bassa tensione può variare a seconda degli standard regionali e delle applicazioni specifiche.
La bassa tensione si riscontra comunemente negli impianti elettrici residenziali, commerciali e industriali.
In un trasformatore, i lati di alta e bassa tensione si riferiscono rispettivamente agli avvolgimenti primario e secondario. Il lato ad alta tensione è dove l’avvolgimento primario è collegato alla sorgente di tensione più elevata, mentre il lato a bassa tensione è dove l’avvolgimento secondario fornisce la tensione trasmessa al carico.
La distinzione tra lati ad alta tensione e lati a bassa tensione è essenziale per una corretta installazione, funzionamento e sicurezza nelle applicazioni dei trasformatori.